Giovanni Battista Lampi

Ferdinando, Giovanni Battista, Giuseppe, Silvestro Lampi, di Mattia Lamp e di Chiara Margherita Lorenzoni Romeno 31/12/ 1751 – Vienna 11/2/1830.

Ferdinando, Giovanni Battista, Giuseppe, Silvestro, chiamato successivamente Giovanni Battista o semplicemente Battista, è il quattordicesimo figlio di Mattia Lamp e di Chiara Margherita Lorenzoni, la quale muore solo dopo quattro giorni dal parto. Prima una balia e poi la sorella maggiore Isabella si prendono cura del bambino durante la sua prima infanzia.

Le poche notizie riguardanti la sua fanciullezza e la prima educazione sono quelle attinte da Don Angelo Zanoni dalla matrigna di Giovanni Battista, Barbara Rosati ved. Francisci terza moglie di Mattia.

Giovanni Battista apprende i primi rudimenti della pittura dal padre Mattia, anch’egli pittore, e già 15 anni disegna bozzetti e dipinge quadri di riguardevole grandezza. Alcuni dipinti ad olio di quell’età sono le tre facce del pulpito della chiesa vecchia e di Cavareno: al centro  una Maddalena a destra S. Antonio e a sinistra San Giovanni Evangelista. Due vasi di fiori completano il dipinto.  Nel San Giovanni scrive Mons. Luigi Rosati “si osserva una cosa contraria ad ogni buon costume, ed è che mentre egli tiene in mano una penna come per voler scrivere, disgraziatemente (vedi distrazioni di gioventù) la tiene con la sinistra…. Ed avendolo quei di Cavareno burlato…. se ne vendicò dipingendo nella porticina di detto pulpito un piccolo sorcio che si nascondeva dietro i fiori.” Allora, come oggi, “i sorsi” è il soprannome degli abitanti di Cavareno.

Nel 1768 viene inviato a Salisburgo, da suo cugino il pittore Pietro Antonio Lorenzoni. Questi lo colloca presso una bottega in città, quella del ritrattista F.X. König, che a sua volta lo indirizza ad un maestro molto più affermato, F.N. Streicher, sempre a Salisburgo.

A vent’anni decide di ritornare a Romeno per iniziare autonomamente la sua attività di ritrattista.

Nel 1773 Giovanni Battista, per un ulteriore periodo di formazione, frequenta l’Accademia di Pittura di Verona, e il 27 dicembre dello stesso anno viene acclamato Accademico d’Onore.

Sposa ALampinna Maria Franchi di Cloz dalla quale ha già avuto una figlia, Anna Maria Margherita. Il 4 maggio 1775 ha un secondo figlio, Giovanni Battista il Giovane.

Aperta una bottega a Trento, dipinge numerosi ritratti e pale d’altare, tra cui quella di Sanzeno, firmata e datata 1775. Il dipinto raffigura i Martiri di Cappadocia Sisinio, Martirio e Alessandro, evangelizzatori dell’Anaunia, che furono trucidati a Sanzeno dai pagani nel 397.

L’1 aprile del 1777 gli nasce il terzo figlio, Vincenzo Melchiorre, che muore qualche mese dopo. Intanto è morto anche suo padre Mattia.

In questo stesso anno dipinge, per la Chiesa di Santa Croce del Bleggio, un quadretto di forma ogivale che rappresenta San Luigi Gonzaga.

Nel 1779 Giovanni Battista è a Rovereto, ma già alla fine dello stesso anno si trasferisce a Innsbruck. Qui nel 1781 esegue un ritratto dell’Arciduchessa Maria Elisabetta d’Asburgo-Lorena. Ritratto molto apprezzato tanto da aprirgli la strada verso la Casa d’Austria. Invitato a Klagenfurt per ritrarre l’arciduchessa Marianna, decide di “italianizzare” il suo cognome Lamp in Lampi, consapevole d’avere maggiori possibilità d’affermarsi presentandosi come pittore e ritrattista italiano.

Però le vere mete di Giovanni Battista Lampi sono la Corte di Vienna e quella russa.

Nel 1783 è a Vienna con tutta la famiglia. Subito viene incaricato di ritrarre la giovane Elisabetta Guglielmina di Württemberg, promessa sposa dell’Arciduca Francesco.

Nella Corte dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II è accolto con tutti gli onori e viene insignito del titolo di Professore dell’Accademia delle Belle Arti. Esegue numerosi ritratti tra cui uno a grandezza naturale dell’Imperatore Giuseppe II.

Nel 1788 Giovanni Battista, su raccomandazione di Francesco Casanova e con un permesso  ottenuto dall’Imperatore Giuseppe II, arriva alla Corte di Stanislao Augusto Poniatowski, ultimo Re di Polonia. A Varsavia riceve subito svariate commissioni ed esegue più volte il ritratto del Monarca.

Dall’Austria alla Polonia la fama del Lampi si sparge ben presto anche nella Russia e nel 1791 giunge a Jassy su invito del principe Gregorio Potemkin, il favorito di Caterina II, ricevendo un anticipo del suo onorario di 1.000 ducati e ulteriori 400 ducati per le spese di viaggio. Il 24 maggio 1792 muore la figlia Francesca.

A Jassy ottiene moltissime commissioni pagate magnificamente. Caterina II, venuta a conoscenza della brCaterina IIavura del Lampi ed ottenuto un prolungamento del permesso dall’ imperatore Leopoldo II d’Asburgo-Lorena, lo vuole alla sua Corte a Pietruburgo.

Nel 1794 Giovanni Battista esegue forse il più famoso e il più bel ritratto della sua carriera,  il ritratto della czarina Caterina II. Per questo quadro il poeta russo Derzhavin Gabriele (1743 – 1816) compone alcuni versi la cui traduzione può essere: “Alla donna regal qui pinta, o Lampi, – Spirito divino il tuo pennello infuse, – Spienza e virtù. Fedele Imago! – Qui nuovamente, Caterina vive!”.

L’11 febbraio del 1795 muore sua moglie che era rimasta a Vienna con i figli.

Mentre è ancora a lavorare in Russia, il 16 novembre 1796 riceve la notizia della morte della sovrana per cui decide di fare ritorno in Austria, ben consapevole di lasciarsi alle spalle tutto un mondo per lui dorato e per sempre.

Ritornato definitivamente in Austria nel 1797, riprende il suo ruolo di ritrattista prediletto della nobiltà mitteleuropea, continuando a insegnare all’Accademia. Nel 1825 invia in dono alla comunità di Romeno la grande pala dell’Assunta, dipinta in collaborazione con il figlio maggiore. Giovanni Battista Lampi muore a Vienna l’11 febbraio 1830.

 

Bibliografia:

  • “Notizie storiche intorno ai pittori Lampi” Sac. Prof. Luigi Rosati – Trento Scuola Tipgrafica Artigianelli 1925
  • “Lampi opere sacre” Roberto Pancheri – Associazione Culturale Giovanni Battista Lampi 2013
  • “Memorie e cranache di Romeno” Andrea Graiff – Francisci Editore 2001
  • “Memorie di Romeno nell’Anaunia” Mons. Luigi Rosati – Ristampa Tipografia Artigianelli 1985
  • “Giovanni Battista Lampi alla corte di Caterina II di Russia” Roberto Pancheri – Società studi Trentini 2011
  • “Un ritrattista nell’Europa delle corti. Giovanni Battista Lampi 1751-1830″ Alessandro Casagrande, Francesca de Gramatica, Ludmilla Markina, Fernando Mazzocca, Elvio Mich, Roberto Pancheri – catalogo della mostra (Trento, Castello del Buonconsiglio, 23 giugno – 30 settembre 2001)

Casa Lampi